Si chiama “Organic Radical Battery”, ed è naturalmente pensata per essere applicata a futuri telefoni cellulari o palmari di piccole dimensioni. L’ORB sarà perfetta per questa applicazione grazie anche alle sue ridottissime dimensioni: si parla di appena 0,7 millimetri di spessore, circa come un foglio di carta.
L’obiettivo è iniziarne la produzione in serie entro il 2013, in modo che per quell’anno possanno essere sviluppati i primi dispositivi in grado di sfruttare questa speciale batteria. A questo punto resta solo da trovare il modo di rendere flessibili gli altri componenti che solitamente troviamo, ad esempio, in uno smartphone, per fare sì che sia realmente realizzabile un dispositivo mobile completamente pieghevole.