Il microchip in questione sarebe infatti in grado di produrre energia grazie alla luce, alle vibrazioni e al calore, tutto contemporaneamente per raggiungere un buon livello energetico col minimo sforzo. Purtroppo il traguardo finale è ancora molto lontano.
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Ma lo sviluppo del gruppo di ricercatori su questo progetto continua a gonfie vele, con le prime idee sulle possibili applicazioni che si sprecano: immaginate uno smartphone la cui batteria non va ricaricata quasi mai e che si alimenta grazie a questo chip con la luce solare, con i movimenti, con le vibtrazioni e con il calore del nostro corpo. Stupefacente!