Iniziamo col dire che l’anno di lancio non sarà più il 2014, ma il 2017, se non il 2018, e tutto il pregetto verrà a ccostare ai controbuenti altri 1,7 miliardi di euro, invece dei previsti 1,2. Questo perchè solo ora che il lavori sono in corso ci si è resi conto realmente del costo delle operazioni, che per quanto riguarda il solo esborso operativo è di 250 milioni di dollari l’anno. La previsione per il futuro è ancora peggiore.
Una volta che il sistema entrerà in funzione richiederà costi di mantenimento pari a 750 milioni l’anno contro il ricavo stimato di soli 100. In tutto questo progetto Galilelo dovrebbe venire a costare ai cittadini europei circa 20 milardi di euro in 20 anni, tra produzione, messa in funzione e manutenzione.
A questo punto la domanda che ci si pone è se “Galileo” sia davvero una soluzione su cui puntare, specialmente in un periodo economico non facile, a fronte di tali spese e soprattutto con un ritorno economico verso la comunità assolutamente esistente e che anzi creerà un debito pubblico europeo spaventoso. Forse, per il momento, i sistemi di navigazione di cui siamo forniti vanno più che bene.