In arrivo il rivoluzionario sensore CMOS flessibile per fotocamere


Elettronica, Nuove tecnologie / domenica, Gennaio 23rd, 2011

E’ stata recentemente annunciata la realizzazione di un sensore che potrà cambiare drasticamente il mondo della fotografia applicato ai piccoli dispositivi in grado di catturare immagini, come gli smartphone di ultima generazione. Si tratta di un sensore CMOS da 16×16 pixel flessibile, con la capacità di curvarsi all’occorrenza.

La sua caratteristica elastometrica gli permette infatti di adattarsi alla forma dell’immagine proiettata da un obiettivo a lente singola. Un passo avanti incredibile se consideriamo che ad oggi tutti gli obiettivi in circolazione devono utilizzare una serie di lenti che camiano posizione a seconda dell’inquadratura, per proiettare un’immagine che sia il più possibile piatta sul sensore, evitando che la qualità dello scatto risulti differente tra il centro dell’immagine e le zone più esterne. Risultato non certo ottenibile con una signola lente, il cui prodotto risulterebbe curvo.



Ecco quindi che una singola lente in grado di flettersi all’occorrenza mandarebbe in pensione il sistema che prevede numerose lenti per lo stesso sensore, con ovvi benefici e risparmi su prezzi e spazio, nonchè garantendo un salto qualitativo netto anche per i sensori più piccoli. Per oggetti come gli smartphone attuali dotati di fotocamera il problema principale nella qualità delle immagini sta appunto nelle dimensioni contenute del sensore, che non consente di ottenere scatti paragonabili alle fotocamere digitali. Secondo i ricercatori della Northwestern University e dell’Università dell’Illinois che hanno realizzato il nuovo sensore flessibile, presto anche sui cellulari, grazie a questa innovazione, sarà possibile ottenere scatti professionali.

Una vera rivoluzione quindi, che è sempre èiù vicina alla realtà: sono infatti già iniziati i primi test con questi sensori flessibili nel campo della visione notturna e dell’endoscopia. Gli stessi ricercatori hanno poi realizzato con la loro creazione un interessante dispositivo, chiamato “eyeball camera”, una vera e propra emulazione dell’occhio umano, anche nelle forme, integrando il sensore flessibile e una lente liquida capace addirittura di zoomare grazie alla spinta di un fluido. Il risultato ottenuto è stato una completa fotocamera dalle dimensioni di una moneta, con zomm ottico 3,5x e addirittura qualità comparabile ad una SLR.

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