Questo ha portato alla realizzazione di centinaia di tipi diversi di occhiali, ognuno a seconda dei gusti del produttore, delle tecnologia utilizzate dai grandi produttori, dalla loro tipologia (attivi o passivi), dallo stile e dal design e tanto altro. Così facendo è risultato quasi obbligatorio dover utilizzare un tipo diverso di occhialini 3D per ogni occasione diversa. Uno per la tv in salotto, uno per il cinema, eccetera.
Ecco allora che Panasonic, Hitachi e Mitsubishi hanno iniziato una collaborazione che punta ad ottenere uno standard unico per la creazione di occhialini 3D. Questo porterebbe ad avere un solo tipo di occhiali, o di lenti per occhiali (la montatura potrebbe naturalmente essere personalizzata), per tutte le occasioni in cui ci debba trovare di fronte ad un contenuto multimediale sviluppato in tecnologia 3D, abbattendo i costi di produzione e di vendita.
Sembra debbano partecipare alla collaborazione anche ViewSonic e Seiko Epson, ma mancano all’appello i nomi delle aziende che più hanno investito sul 3D: Samsung, Sony e LG. Forse una soluzione del genere potrebbe non piacere alle loro tasche: la concorrenza diminuirebbe e non avrebbero più la possibilità di proporre dispositivi esclusivi per la fruizione del 3D, a tutto vantaggio della concorrenza che insegue.