Un mix di sensori come videocamere, scanner laser, ultrasuoni, radar e software avanzato ha permesso ad una BMW Serie 5 di muoversi agevolmente in autostrada, dimostrando come la tecnologia sia quasi pronta per prendere il nostro posto alla guida delle automobili, lasciando a noi la decisione se pilotare manualmente o inserire la modalità automatica e lasciare che il sistema ci porti fino a destinazione. A questo indirizzo trovate il video dimostrativo di BMW, grazie al quale è facile rendersi conto degli ottimi risultati ottenuti.
Una innovazione che può rivelarsi utile non solo a livello di comfort, ma anche di sicurezza: rispetto dei limiti di velocità e del codice della strada, nessun problema nel caso il guidatore alzasse un po’ troppo il gomito o fosse vittima di un colpo di sonno e tutto quello che ne consegue, in positivo. Nonostante gli ottimi risultati presentati da BMW difficilmente potremo trovare tecnologie simili sulle nostre autovetture entro 10-15 anni.
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Al momento Connected Drive è in grado di funzionare correttamente su autosrade pre-mappate, ma deve subire ancora diversi miglioramenti prima di diventare di serie per esser in grado di adattarsi rapidamente e perfettamente ad ogni cambiamento inaspettato, come un incidente, un oggetto sulla carreggiata, un nuovo cantiere o qualsiasi altra eventualità che possa risultare pericolosa per i conducenti e per tutti coloro che si trovano per la strada. Un grande risultato per la casa tedesca, che sfida direttamente le Google-car che si guidano da sole.