Di Battisti ce n’è solo uno: quello che cantava “Emozioni”..


Società / giovedì, Giugno 23rd, 2011

No beh.. adesso qualcuno mi deve spiegare perchè non abbiamo ancora iniziato a bombardare il brasile, scritto volutamente con la lettera piccola. Un paese che giorno dopo giorno continua ad insultare la nostra storia senza pagarne le conseguenze. Un paese che si permette di rimettere in libertà e soprattutto negare l’estradizione a cesare battisti, anche questo con le iniziali in minuscolo.

Un assassino, un vigliacco terrorista che non merita alcun diritto e per cui la pena migliore sarebbe la tortura a vita. Che ha anche il coraggio di parlare, di chiedere di lasciare alle spalle quegli anni difficili. Ma che non ha avuto il coraggio di guaradre negli occhi i familiari di quelle vittime o di affrontare le conseguenza delle proprie azioni, scappando per tutta la vita. Un vigliacco, appunto.

Che ora, se non lo hai ancora letto, ha addirittura ricevuto il visto di permanenza brasiliano, che gli consentirà a tutti gli effetti di essere al pari di un libero cittadino carioca, con la sola limitazione di non poter votare ed essere eletto. Povero. Ma il dettaglio di tutta questa ridicola vicenda che mi ha fatto proprio incazzare è sentir dire al governatore dello stato di rio grande do sul, ed ex ministro della giustizia, tale tarso tenro che battisti “se lo merita”. Eh no. Eh no!! Vaffanculo brasileiro del cazzo. battisti al massimo si merita di essere calciato nelle palle per il resto dei suoi giorni. Si merita che gli vengano strappate le unghie, la lingua e i genitali. Si merita di fare un brutto incidente che lo renda invalido o di essere colpito da un brutto male. Ma non deve morire: deve poter restare vivo perchè qualcuno possa fargli del male. Brutto pezzo di merda di un terrorista, vieni a fare il brillante in Italia, ti insegno io come stare al mondo!

Ma adesso basta. Adesso bisogna reagire. Blocchiamo tutti gli scambi commerciali quel buco di culo di paese, mandiamo fuori a calci dall’Italia tutti i brasiliani, giocatori di calcio compresi, facciamo alzare il culo dalla Ferrari a Massa, andiamo a fare pipì sul cancello della loro ambasciata. E non venirmi a ripetere le solite frasi fatte: “no, ma la gente del brasile non c’entra, è il loro governo che è una merda, la gente comune è d’accordo con l’Italia, bla bla bla..”. Perchè se davvero la gente comune del brasile fosse indignata quanto la nostra farebbe qualcosa. Proverebbe almeno a protestare. E invece niente. Solo qualche banale dichiarazione, nulla di concreto. Allora a loro non interessa. Allora a loro va bene così. E allora sono complici di un governo criminale.

Si può essere in disaccordo su tante cose pur continuando a rispettare chi non la pensa come noi. Ma non si possono difendere gli assassini e non è giusto farlo apposta per provocare ed insultare il dolore dei familiari delle vittime delle azioni di un vigliacco. E allora un bel vaffanculo al brasile non glielo toglie nessuno.

Se ti va, puoi approfondire il discorso QUI.