Toshiba ha infatti presentanto un interessantissimo display 3D glass-less che sembra quasi un tablet. La cosa realmente interessante (abbiamo già visto numerosi prototipi di schermi simili) è come la multinazionale giapponese sia riuscita a superare uno degli ostacoli principali che pregiudicavano lo sviluppo di schermi 3D senza occhialini: il campo visivo.
Se infatti ancora stentiamo a vedere prodotti elettronici con tale tecnologia è perchè per poter ottenere l’effetto 3D glass-less su questi nuovi display occorre essere posizionati esattamente di fronte allo schermo, con ovvi problemi, come l’impossibilità di guardare la tv in compagnia, dal momento che solo una pesona si troverebbe nella posizione corretta. Anzi, occorreva, dal momento che Toshiba con questo prototipo ha dimostrato che è possibile puntare su tecnologie che adattano automaticamente il campo visivo rispetto a chi guarda lo schermo.
Prima però di arrivare a vedere i primi prototipi di display simili adattati alle televisioni possiamo ammirare quello portatile di Toshiba, che è in grado, grazie al suo sensore di accelerazione a sei assi, di rilevare le inclinazioni del dispositivo rielaborando le immagini 3D all’occorrenza. Uno speciale software di elaborazione consente poi di calcolare esattamente la posizione di visualizzazione, inclinando l’angolo di visuale ampliando il campo visivo, al fine di ottenere sempre una corretta fruibilità dell’effetto 3D.
Si tratta di un segnale importante che dimostra che il 3D glass-free è davvero realizzabile, per la gioia di chi ancora storce il naso all’idea di indossare degli occhiali semplicemente per guardare la TV.