L’azienda giapponese non è rimasta soddisfatta degli utili relativi agli ultimi sei anni di produzione, optando per la scelta di continuare a produrre in un paese che gli permetterà di abbassare notevolmente le spese per la realizzazione delle TV ottenendo quindi un ricavo nettamente superiore, incrementando inoltre le quantità prodotte.
L’obiettivo è un risultato di outsourcing del 70-80% entro il 2011, con 36 milioni di televisori prodotti all’anno. Le aziende che se ne occuperanno sono la Foxconn (già famosa per la produzione dei componenti per l’iPhone di Apple) e la Winstron, dividendosi la produzione relativamente con 15-18 milioni di unità per la prima e 7 per la seconda.