Sony: partite dei mondiali 2022 in 3D olografico Life-Size!


Elettronica, Nuove tecnologie / sabato, Dicembre 4th, 2010

Nella giornata di giovedì 2 dicembre la FIFA ha assegnato l’organizzazione dei mondiali di calcio previsti per il 2018 (si faranno in Russia) e per il 2022 (in Qatar). Per questa ultima edizione era in lizza anche il Giappone, che puntava a vincere le candidature forte del suo ambizioso progetto, spinto, sostenuto e ideato da Sony.

L’obiettivo era quello di rendere i mondiali di calcio realmente internazionali, in modo che tutti potessero andare in qualsiasi grande stadio vicino a casa in qualsiasi nazione della terra. Ma come sarebbe stato possibile? Semplice, installando negli stadi non coinvolti nell’eventuale mondiale giapponese degli speciali schermi con tecnologia 3D olografico Life-Size da visualizzare al posto del terreno di gioco.



Sarebbe incredibile se il progetto andasse comunque in porto, anche ora che sappiamo che il Giappone non organizzerà i mondiali del 2022. Si spera che Sony continui a lavorare su un progetto colossale, che rivoluzionerebbe il modno della tecnologia. Immaginare di andare allo stadio e vedere una partita che in realtà si sta svolgendo da tutt’altra parte del pianeta, sfruttando la tecnologia stereoscopica olografica (in chissà quale risoluzione, visti i 12 anni che ci separano), sarà come riscoprire la televisione. Con la differenza che con una tecnologia simile sarà come avere realmente di fronte a noi i giocatori. Per un’esperienza incredibile!

Il progetto iniziale presentato dal Giappone prevedeva 400 stadi di tutto il mondo in cui installare questi schermi, con l’obiettivo di attirare alla visione dell partite qualcosa come 360 milioni di persone (100 volte il numero di spettatori contati ai mondiali di USA ’94), che potrebbero ottenere un’esperienza identica a quella della visualizzazione reale delle partite senza dover fare il giro del mondo.

Non è chiaro dunque se ora che i mondiali del 2022 sono stati assegnati al Qatar Sony abbia intenzione di continuare nello sviluppo del progetto. Certo è che il numero uno del colosso giapponese, Howard Stringer, ha dichiarato che il progetto di cui abbiamo parlato è quello in cui l’azienda crede di più e in cui si vuole investire maggiori sforzi, anche più di quanto fatto per gadget storici comw il walkman.

Resta “solo” da attendere 12 anni per capire se Sony andrà fino in fondo. O se, magari, qualche altra azienda gli rubi l’idea, magari anticipandola di 4 anni!